venerdì 26 settembre 2014

Il turismo fonte di reddito

I dati sul flusso turistico del mese di agosto, appena comunicati dal Servizio Turistico Regionale n°16 di Messina, fanno balzare Milazzo tra i comuni più visitati della provincia di Messina. Bene. Sarebbe adesso opportuno istituire il ticket Eolie - per soli turisti, dunque con eccezione di residenti a Milazzo e nei comuni Eoliani - e la tassa di soggiorno. Il primo finanzierebbe le spese di pulizia delle strade di accesso al porto (soprattutto l'asse viario) e le corse festive dei bus AST (in atto mancanti) che fanno la spola tra la stazione FS, i camping del Capo ed i terminal portuali (mi riferisco dunque anche a servizi per le Eolie). Ricordo che Milazzo è uno dei più importanti porti passeggeri d'Italia. La tassa di soggiorno finanzierebbe invece la pulizia e manutenzione della baia di S. Antonio e quelle dei connessi itinerari naturalistici ed, in parte, materiale ed attività promo-pubblicitarie per promuovere le attività ricettive locali. Facciamo pagare anche l’accesso ai bagni pubblici per raccogliere fondi da destinare alle relative pulizie. Il turismo (quello di qualità) comporta spese, quindi deve produrre introiti: peraltro siamo in tempi di dissesto, non dimentichiamolo.


Servizio 16 - Servizio Turistico di Messina
Unità Operativa n. 4 Patti e Tindari
Piazza Gugliemo Marconi, n.11 - 98066 Patti (Me) - Tel. 0941 241136 - fax 0941 241154 
Codice fiscale 80012000826 - Partita I.V.A.  02711070827

  Prot. n. 1897/III/                   Patti, lì 24/09/2014

Oggetto:Comunicato stampa Dati sul
Movimento Turistico Città di Milazzo
AGOSTO 2014
                                      
    
               Il Servizio Turistico Regionale n°16 di Messina,diretto dal dr.Cono Antonio Catrini e nello specifico la responsabile del procedimento sig.ra Eleonora Scaffidi Funzionario Direttivo dell’Unità Operativa di Patti e Tindari, delegata alla raccolta ed elaborazione dei dati statistici della Città di Milazzo, comunica i risultati sul movimento dei clienti italiani e stranieri registrato nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, nel corso del mese di AGOSTO 2014, comparati con lo stesso periodo dell’anno precedente.
               I dati analizzati riguardanti la Città di Milazzo  confermano il soddisfacente trend positivo dei mesi precedenti e che di seguito viene esposto:
+24,17% sul totale degli arrivi italiani e stranieri (9.063 unità)
+26,15% sul totale delle presenze italiane e straniere(25.570 unità).
                Nel dettaglio il segno positivo ha riguardato sia le strutture alberghiere (con +20,21% sugli arrivi e +19,97% sulle presenze)  che le strutture extralberghiere (con +34,63% sugli arrivi e +35,16% sulle presenze).
                La provenienza dei flussi turistici italiani (+27,60% con 6.227 arrivi e +28,68% con 19.191 presenze) e stranieri (+17,24% con 2.836 arrivi e +19,12% con 6.379 presenze) è da ascrivere principalmente alla Sicilia,Campania,Lombardia,Lazio,Francia,Germania,Regno Unito e Spagna. La permanenza media è stata di  3 giornate.
               
CON CORTESE INVITO ALLA DIFFUSIONE  GRAZIE    
                                                                                             
                                                                                          Il Funzionario Direttivo
                                                                                         Sig.ra Eleonora Scaffidi


domenica 21 settembre 2014

La Piana polmone verde: per 8 parchi urbani



Un progetto ambizioso per investire nella Piana in natura e benessere, tutelando le nostre contrade agricole dalla continua avanzata del cemento, coniugando così, in un ideale connubio, ambiente, salute, cultura ed innovazione. Un ritorno alle nostre origini, creando nella nostra Piana ben 8 oasi verdi, otto parchi urbani dall’estensione di non meno di 3 ettari l’uno, con imponenti alberi d’alto fusto in grado di assicurare estesissime zone d’ombra.

CENNI STORICI. Un ritorno alle origini, quando nel Medioevo esisteva un immenso parco, una vastissima estensione boschiva ricca di querce in cui abbondava il rovere. Si trovava in quella che ancora oggi viene denominata non a caso contrada Parco. Re Giacomo d’Aragona, che alla fine del Duecento soggiornò per lungo tempo a Milazzo, scelse questo nostro bosco per impiantarvi il suo “Parco Reale”, che da allora venne indicato con l’espressione «solazzo regio seu bosco appellatu lu Parcu», così in due antichissimi documenti provenienti dall’Archivio Storico comunale e datati, rispettivamente, 1440 e 1479! Re Giacomo d’Aragona era talmente legato al suo parco reale che vi fece innalzare persino un palazzo reale (sorse sino alle soglie dell’Ottocento nell’omonima contrada, accanto alla Silvanetta, dove oggi l’imprenditore ittico Salamone vende il suo pesce) con tanto di cappella reale, quella giunta a noi col nome di chiesetta di S. Maria “del Boschetto”, il bosco del Parco per l’appunto.

Un’immensa area boschiva che fu oggetto d’intenso sfruttamento, in parte autorizzato, ma spesso e volentieri privo di qualsivoglia permesso delle autorità competenti. Non mancarono provvedimenti restrittivi atti ad impedire tale spoliazione di  «cherci et rubuli», ossia di querce e di roveri. Come quello che nel 1514 testimoniava che al Parco si rifornivano abbondantemente, per ricavare legna, oltre ai Milazzesi, anche le galere imperiali, da cui sbarcavano i “mori” (schiavi neri) per tagliare il rovere di Milazzo. Lo sfruttamento scriteriato ebbe la meglio: scomparve il bosco e del Parco rimase solo il nome della contrada, i cui vasti terreni furono messi all’asta dal Comune intorno all’anno 1802 ed acquistati dai privati che nella seconda metà dell’Ottocento producevano i vini migliori: quelli del Parco erano infatti classificati come vigneti di “primissima classe”.

IL PROGETTO. In 8 contrade della Piana, perlopiù in prossimità dei nuclei ad alta densità abitativa, saranno individuate altrettante aree, di estensione non minore di 3 ettari cadauna, attualmente in stato di abbandono. L’iniziativa tende a convertire tali aree degradate in 8 parchi urbani attrezzati con tanto di videosorveglianza. Le contrade prescelte saranno il Parco, in particolare i vasti terreni posti dirimpetto al centro surgelati Porcino ed alle spalle della chiesetta di S. Maria del Boschetto, Ciantro (terreni abbandonati tra l’omonima via e l’asse viario), S. Paolino (in prossimità dello svincolo dell’asse viario dove in atto si sta registrando l’avanzata del cemento), Fiumarella (dirimpetto la popolosissima via Togliatti) ed ancora i vasti appezzamenti di terreno incolti posti a ridosso delle contrade S. Marina, Bastione, S. Pietro e S. Marco.

Obiettivo del progetto è quello di ostacolare l’avanzata del cemento nella Piana, sottrarre al degrado appezzamenti attualmente incolti, aggiungere servizi di qualità a quartieri periferici in atto ridotti a veri e propri dormitori, ma soprattutto creare, in una città martoriata dalle industrie inquinanti, 8 polmoni verdi che migliorino la qualità della vita dei Milazzesi in termini di ambiente, natura, salute e cultura.

Già, perché ciascuno degli 8 parchi urbani sarebbe dotato di pannellistica bilingue con lo scopo di divulgare le nostre tradizioni e la nostra cultura (penso, per citare un solo esempio,  ai pannelli che rievocherebbero la storia del Parco, del Palazzo e della Cappella Reale di Re Giacomo d’Aragona), ma anche le specie arboree coltivate e la sensibilizzazione al rispetto della natura e dell’ambiente. A tal proposito ogni parco urbano sarebbe dotato di curatissimi prati e di alberi ad alto fusto (pini, platani, etc. etc.) in grado di offrire ampie zone d’ombra in cui piazzare panchine, contenitori dei rifiuti, punti ristoro ed eleganti giochi lignei per i più piccoli. Il tutto impreziosito da laghetti artificiali, fontanelle e vialetti con ricorso minimo, anzi quasi inesistente, a pavimentazioni e/o cementificazioni di supporto in genere. Impensabile la realizzazione degli 8 parchi urbani citati senza il supporto dei WC pubblici e di efficaci impianti di videosorveglianza.

mercoledì 10 settembre 2014

Trasporto urbano



Milazzo turistica: intollerabile l’assenza di corse festive dei bus AST -
Ridisegnare gli itinerari consentendo ai cittadini della Piana e non solo di raggiungere il Centro Commerciale Milazzo ed il Parco Corolla 

Per la terza estate consecutiva (scriviamo a giugno 2014, ndr) continuano a latitare le corse estive degli autobus dell’AST con conseguenti inevitabili disagi per i cittadini e soprattutto per i turisti che spesso sono costretti a percorrere a piedi il lungo tratto di strada tra la stazione ferroviaria ed il porto. Sino ad oggi i turisti diretti in città, almeno quelli più fortunati, hanno dovuto arrangiarsi alla meglio, potendo contare sulla collaborazione di qualche bed and breakfast di buona volontà, disposto, pur di accaparrarsi nuovi clienti, a prelevarli con un mezzo alla stazione ferroviaria. O contando piuttosto sull’efficienza dei camping del Capo, i quali, previamente contattati, espletano analogo servizio. Ma non tutti i B&B garantiscono questo servizio e molti turisti diretti alle Eolie non pernottano nemmeno un sol giorno nella nostra città. E così, chi giunge alla stazione FS nel giorno festivo, è costretto a farsela a piedi sino al porto.

Vero è che l’AST vanta non pochi arretrati dal Comune di Milazzo. Non è tuttavia un buon motivo per lavarsene le mani. Occorre pertanto avviare, da parte dell’Amministrazione comunale, un’intesa con la sede AST di Palermo al fine di ripristinare immediatamente e senza indugio le corse festive dei bus urbani. La suddetta linea 5 Stazione FS-Porto prevede 31 corse feriali giornaliere: basterebbe ridurne 5 al giorno al fine di ripristinarne qualcuna nei giorni festivi. Le corse in meno dal lunedì al sabato (ben 30) consentirebbero così di finanziare un congruo numero di corse festive e gli straordinari domenicali degli autisti. E’ intollerabile che la domenica si lascino a piedi i turisti diretti ai camping del Capo. Come è altrettanto intollerabile che non vengano assicurate nei festivi le corse di collegamento tra la Piana ed il centro urbano. Le politiche turistiche a favore della nostra città, dal crocierismo al Castello, che l’Amministrazione Pino si sforza d’implementare non sono e non possono essere credibili a fronte di tali disservizi ai danni dei turisti e degli stessi cittadini milazzesi.

Altro nodo è poi quello riguardante la puntualità e l’efficienza del servizio di trasporto bus. Alla vigilia di Ferragosto 2014 abbiamo raccolto da una concittadina indignata l’ennesimo disservizio AST ai danni di malcapitati turisti, che nel pomeriggio del 12 agosto, dunque al culmine della stagione estiva, hanno atteso invano il bus alla stazione ferroviaria. A farne le spese 2 coppie di francesi e 4 italiani, che poi, dopo una lunga attesa, hanno dovuto optare per qualche taxi onde evitare di perdere la coincidenza con le unità navali dirette alle Eolie. Abbiamo in più d’una occasione lamentato l’assenza di collegamenti col Porto, completamente mancanti nei giorni festivi. Ma che adesso le corse dei bus urbani latitino anche nei giorni feriali, addirittura nel bel mezzo della stagione estiva, è troppo. E’ necessario un sussulto di dignità dell’assessorato al Turismo allo scopo di rendere meno spiacevole il soggiorno ed il transito dei turisti nella nostra città. E per fare ciò occorre rigore e controllo costante. Bene farebbero gli amministratori comunali ad impiegare spesso il servizio offerto dai bus AST per i loro movimenti in città, allo scopo di monitorare e controllare periodicamente la qualità e l’efficienza del servizio. Ad oggi non abbiamo mai visto il sindaco di Milazzo viaggiare a bordo dei bus urbani. E’giunta l’ora di abituarci anche a questo.

Ma il servizio dei bus AST non riguarda i soli turisti, ma anche e soprattutto i residenti nella Piana. Ciccio, 48 anni, disoccupato con a carico 2 figlie, lamenta l’impossibilità di usare il servizio urbano non solo la domenica, ma anche negli altri giorni. «Ho necessità di fare la spesa e per farlo, visto che non posso più permettermi l’auto, in quanto non ho più i soldi per pagare benzina, bollo e assicurazione, viaggio coi bus AST, ma nessuno di loro giunge sino a c.da Faraone o c.da Masseria, dove ci sono i due noti centri commerciali». Raccogliamo le lamentele di Ciccio, residente in via Togliatti a Fiumarella. I bus AST non possono e non devono continuare a percorrere itinerari obsoleti fissati negli anni Ottanta, quando ancora non esistevano il Centro Commericiale Milazzo ed il Parco Corolla. E’ indispensabile che vengano ridisegnati i percorsi delle linee urbane di Milazzo, prevedendo che la linea che fa la spola tra il Porto, Olivarella e Fiumarella passi anche da c.da Masseria e da C.da Faraone, in modo da prevedere fermate anche in prossimità dei suddetti centri commerciali.

Tornando al turismo, è impensabile l'assenza di collegamenti con c.da Tono, da ripristinare con sollecitudine.

giovedì 4 settembre 2014

Convertire il faro del Capo in museo naturalistico


IDEE & PROPOSTE - Un piccolo sogno mi frulla per il Capo: allestire, tra gli ulivi, un elegante parco giochi con strutture in legno come da foto allegate. Naturalmente l’intera area sarebbe videosorvegliata e munita di panchine e contenitori lignei per la raccolta dei rifiuti. A supportarla un bagno pubblico - ricavato nella casina n. 2 e destinato non solo ai fruitori del parco, ma anche ai bagnanti - ed un ufficio (casina n. 3), coi monitor della videosorveglianza e i distributori automatici di bibite e gelati.

Nell’attuale vialetto tra gli ulivi che conduce ai cosiddetti laghetti, tanti pannelli multilingue (con pali lignei di sostegno come quelli in uso nei parchi di Firenze) per illustrare le calette attigue (Punta Messinese, Gamba di Donna, Baia di S. Antonio, etc), la fauna terrestre del Promontorio (conigli selvatici, uccelli migratori, etc) e la sua flora (l’ulivo, il profumatissimo fiore del cappero e le diverse varietà spontanee). Ulteriore cartellonistica sarebbe invece ospitata al Faro, nella casina del custode, per illustrare la geologia e la riserva marina di Capo Milazzo, in un grazioso museo naturalistico in cui farebbero bella mostra le collezioni di conchiglie e piccoli acquari con le più importanti specie ittiche della riserva. Un'iniziativa che potrebbe diventare realtà se il Comune, di concerto con la Fondazione Lucifero ed il comitato dell'Area Marina Protetta, chiedesse in comodato o in concessione dallo Stato i piccoli fabbricati di cui sopra, in cui i turisti giungerebbero numerosissimi soltanto per ammirare il panorama mozzafiato che vi si scorge dalle meravigliose terrazze del Faro.
In quanto al denaro necessario per l'allestimento del museo naturalistico (acquisto di teche, monitor e pannelli) 5.000 euro sarebbero più che sufficienti. Di seguito un filmato che descrive con dovizia di dettagli le meraviglie naturalistiche di Capo Milazzo.

Accesso al museo naturalistico del Faro, alle sue terrazze panoramiche e al wc pubblico a pagamento (ticket simbolico di appena 1-2 euro) onde consentire di compensare con gli introiti le spese di gestione connesse alla pulizia ed alla manutenzione ordinaria.
 





 Il Faro con l'annessa casina del custode sovrasta la punta estrema del Promontorio