Nelle more della ristrutturazione dell'Asilo Calcagno, che nelle previsioni dell'Amministrazione comunale è destinato a diventare il Museo del Mare di Milazzo, anche alla luce dei numerosi reperti marinari che continuano a giungere allo scrivente e considerando la condizione delle salette dell'ex Carcere Femminile, ormai completamente sature, l'unica soluzione ideale per dotare in tempi brevissimi la città di una nuova attrattiva turistica e culturale consiste nel puntare sui locali del convento di S. Francesco di Paola (il Patrono della Gente di Mare) che in passato hanno ospitato l'ex Istituto d'Arte. Per iniziare basterebbe appena anche il solo pian terreno. Una tale soluzione se da un lato consentirebbe di restituire alla pubblica fruizione locali attualmente abbandonati al degrado, dall'altro permetterebbe d'impreziosire anche il noto mosaico, altra importante attrattiva turistica cittadina. Considerando la disponibilità ed il volontariato delle associazioni culturali cittadine, una tale soluzione non arrecherebbe pregiudizio alle casse comunali, che dovrebbero far fronte solo ed esclusivamente all'utenza elettrica.
Un Museo del Mare nei locali del convento di S. Francesco di Paola, già sede dell’Istituto d’Arte. Una soluzione provvisoria che consentirebbe di usufruire nell’immediato di vasti locali in cui raccogliere e custodire reperti che, in attesa del costosissimo restauro del diruto asilo Calcagno di Vaccarella, rischierebbero di andare irrimediabilmente perduti, compromettendo così la collezione museale che un domani dovrà essere esposta proprio nell’ex asilo di Vaccarella. Sono tanti i Milazzesi, perlopiù abitanti del Tono e di Vaccarella, che sarebbero disposti a mettere a disposizione dello scrivente antichi reperti marinari, alcuni davvero pregevoli e piuttosto rari. Mancano purtroppo i locali in cui esporli o custodirli in attesa di un’esposizione futura: gli unici a disposizione, le piccole sale dell’ex Carcere Femminile di via Impallomeni o il minuscolo spazio concesso in piazza Caio Duilio all’associazione Tono Solemare, sono ormai saturi e pieni zeppi di reperti. A malincuore chi scrive si trova pertanto costretto a dover rifiutare interessanti collezioni di reperti marinari autenticamente milazzesi.
Sebbene inseriti dall’Amministrazione Pino nell’elenco degli
«immobili di proprietà comunale che dovranno essere suscettibili di valutazione
o dismessi nel triennio 2012-2014»,
gli ampi locali del convento di S. Francesco, già sede dell’Istituto d’arte,
sarebbero ideali per ospitare nuovi reperti marinari. S. Francesco di Paola è
infatti il protettore della gente di mare. I locali, che si affacciano sul mare
e sul rione di Vaccarella e che si trovano nel bel mezzo dell’itinerario storico-artistico
di beni culturali del Borgo che dall’Antiquarium archeologico giunge sino al
Castello, verrebbero inoltre sottratti al degrado, destinato inevitabilmente a
lievitare, compromettendo così il prezzo di realizzo del bene immobile in caso
d’asta. A tal proposito conviene ricordare il caso esemplare dell’ex mattatoio
di Fiumarella, posto in vendita sin dal 2008, ma non ancora venduto: le aste
sono andate puntualmente deserte, il bene immobile nel frattempo si è
deteriorato sempre di più e con la crisi attuale che mette in ginocchio il
mercato immobiliare sarà destinato a restare nella disponibilità del Comune di
Milazzo chissà per quanti anni ancora. Stessa sorte sta toccando all’ex
convento di S. Francesco di Paola, già preso di mira da atti vandalici e dove
l’umidità la fa da padrona.
La recente gestione dell’ex Carcere
Femminile rappresenta
indubbiamente un caso positivo di sano ed intelligente recupero –
disposto
dall’Amministrazione comunale ed a costo zero per le casse dell’ente -
di
locali che nel frattempo erano stati abbandonati al degrado. Bene
farebbe
dunque l’Amministrazione a concedere in comodato alle associazioni
culturali anche
questi locali, consentendo tra l’altro una costante e continua fruizione
del
prezioso mosaico recentemente riscoperto grazie alla stessa
Amministrazione ed
alle associazioni Italia Nostra e SiciliAntica.
Una scelta che doterebbe nel contempo la città di un nuovo inedito
spazio museale, in cui poter finalmente onorare anche l'eroico Luigi
Rizzo, uomo-simbolo della marineria milazzese. Nulla osta ovviamente di
sciogliere il comodato nel momento in
cui il bene sarà un domani aggiudicato ad un privato, anche se la natura
del
bene e la sua posizione strategica suggerirebbero all’Amministrazione di
tornare sui propri passi, sottraendo l’immobile, così come il Convento
dei
Cappuccini, alle dolorose politiche di dismissione.

